ADRIANO MARIA FAZIO

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“Un nuovo maestro del violoncello barocco”. Così si è espresso l’autorevole BR-Klassik (Bayerischer Rundfunk) su Adriano Maria Fazio nella recensione al suo più recente CD (Brilliant, 2017), nel quale esegue tre Concerti per violoncello di Porpora, Monn e Haydn accompagnato dai Solisti della Cappella Neapolitana, il rinomato ensemble fondato da Antonio Florio.
Le grandi doti interpretative e virtuosistiche del giovane talento siciliano, sono state d’altra parte riconosciute dalla critica internazionale sin dalla pubblicazione del suo originalissimo primo progetto discografico (“Thinking Bach”, uscito per Stradivarius nel 2014 e disco del mese per classic voice, aprile 2015 ) che lo ha segnalato da subito come una delle più interessanti personalità emergenti dell’attuale panorama musicale.
Nel 2016 pubblica, per Brilliant Classics, PORPORA/COSTANZI, cd dedicato alle sei sonate per violoncello concertante, violino e basso continuo ( registrazione che guadagna sin da subito il plauso della critica ).
Dopo aver iniziato lo studio del violoncello in giovanissima età, Adriano Maria Fazio, a diciassette anni e non ancora diplomato, è stato ammesso alla Hochschule di Berna dove ha studiato con Antonio Meneses del quale ha poi seguito come allievo effettivo i corsi di perfezionamento all’Accademia Chigiana di Siena.
Contemporaneamente agli studi in Svizzera si è diplomato in Italia con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” di Palermo sotto la guida di Carmelo Nicotra. Dedicatosi allo studio del violoncello barocco, ha conseguito il diploma accademico di secondo livello con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale sotto la guida di Andrea Fossà e ha approfondito e perfezionato la prassi interpretativa dell’epoca barocca con i violoncellisti Christophe Coin e Marco Testori ( con quest’ultimo ha frequentato il Postgraduate al Mozarteum di Salisburgo ) e il direttore d’orchestra Antonio Florio.
Nel 2013 ha vinto a Napoli il “Premio Nazionale delle Arti” (sezione Musica Antica/Solisti), promosso dal M.I.U.R., e a Parigi il “Prix musical de l’Ambassadeur de Suisse en France et de la Fondation Royaumont”.
Si è esibito per alcune delle più importanti società concertistiche e fondazioni in Francia, USA, Svizzera, Paesi Bassi, Belgio, Serbia e Italia ( si allega elenco con alcuni concerti )

Alcune delle RECENSIONI alle pubblicazioni discografiche :
“Negli anni a cavallo tra XVII e XVIII secolo il violoncello si andò affermando in Europa come strumento solistico e virtuosistico, con un repertorio dedicato e una didattica specifica. Il cuore di questa vera e propria rivoluzione culturale fu ancora ua volta la penisola, quasi contemporaneamente in diverse città (Venezia,Bologna, Firenze, Roma e Napoli) e ad opera di insigni maestri come Scipriani, Gabrielli, Vitali, Dall’Abaco, per arrivare così a Johann Sebastian

Bach già prima del 1720 con le sei Suites per violoncello solo. In questo CD Stradivarius il giovane violoncellista barocco Adriano Fazio ci propone dunque un viaggio ideale sulle tracce della lunga ma rapida marcia dello strumento che risalì l’Italia per arrivare infine al mondo musicale tedesco e, con esso, a Bach. Si alternano così movimenti delle Suites bachiane con opere dei musicisti italiani protagonisti di questo viaggio che sembra avere il solito, mostruoso innovatore della ricerca musicale che fu il Kantor, come centro di gravità. Adriano Fazio è un interprete degno di nota, viaggiatore del tempo e della storia come ogni valido interprete della musica antica dovrebbe essere. Ottimo disco.“ Angelo Formenti – Radio Classica, cdclassico.com

… “IL VIOLONCELLO DI FAZIO IN VOLO NEI CIELI DI BACH. – Il sontuoso Preludio, anziché nell’usata veste di ouverture, in questo viaggio ordito con perizia e cartesiano rigore dal violoncello di Adriano Fazio, è suggestiva coda, commiato e insieme ennesimo rilancio di una spirale infinitamente aperta alle combinazioni del possibile. Il Bach della prima Suite qui si frammenta accogliendo tra le sue pieghe un fecondo dialogo con l’Italia dei coevi Supriano,Gabrielli,Vitali,Dall’Abaco,a delineare, attorno al miracolo bachiano,il cielo e il contesto che ne hanno nutrito l’ispirazione.“ Elide Bergamaschi – Il Cittadino … “Il violoncellista Adriano Fazio si misura con Bach: Thinking Bach (Stradivarius) è una superba prova discografica per gli amanti del genere e non solo.” La Feltrinelli … THINKING BACH è CLASSIC VOICE – Disco del mese(Aprile ’15) “Ciò facendo,il giovane violoncellista siciliano impartisce una lezione di musicologia pratica””Sonare a basso solo senza basso”vale a dire senza accompagnamento di sorta, mimando una polifonia implicita sull’umile strumento grave in precedenza confinato a ruoli di raddoppio o brevi tirate concertanti:tale fu sul finire del Seicento la paradossale invenzione di virtuosi-compositori italiani dei quali ancora nel 1715 un viaggiatore tedesco, il francofortese Uffenbach, riferiva nel suo diario come di un prodigio.Come si diceva di recente su queste colonne a proposito di un album di Jan Vogler, è una vulgata senza fondamento che la scoperta del violoncello solista sia affare soltanto veneziano.A rimettere a posto le cose viene ora il debutto discografico di Adriano Fazio, spiccatissimo talento che pensa (o meglio:ripensa) le celebri suites bachiane nel solco della precoce tradizione di scuole italiane come la napoletana di Greco, Porpora e Fiorenza e la bolognese-modenese di personalità legate da fitte reti di colleganza o discepolato: Franceschini, Gabrielli, Jacchini, Vitali senior, Colombi, Bononcini.Ciò facendo, egli impartisce una lezione di musicologia pratica che non può certo essere esaustiva nel breve arco di 47 minuti sicchè, si auspica una prosecuzione del suo viaggio nel tempo e nella geografia mediante nuove registrazioni di più ampio formato.Al giovane siciliano nulla manca per avvincere al primo ascolto: né destrezza tecnica, né senso architettonico della forma, né pensosa astrazione di fraseggi. Il suo ombroso fervore ci ricorda, pur nella diversa definizione acustica del diapason basso e delle corde di budello, certe interpretazioni bachiane di un grande del passato come Pablo Casals che avemmo la fortuna di udire dal vivo nella sua vecchiaia ancor verde, egualmente aliene dall’aridità accademica e dal superficiale virtuosismo rapsodico. Non volendo rischiare di guastare nessuno con lodi precoci, facciamo punto qui in attesa di conferme.” Carlo Vitali- Classic Voice

  • Corso
    Violoncello barocco
  • Dipartimento
    String Project
  • Date
    19 - 23 agosto 2024
  • Modalità
    In presenza e on line
  • Struttura
    un minimo di 4 lezioni per allievo
  • Limiti
    5 allievi effettivi in presenza
  • Quota frequenza
    € 250,00
  • Quote frequenza online
    4 lezioni con rilascio Diploma: € 250.00 - Singola € 70,00/ora
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